- Che cos'è la siringomielia?
- Spazio insufficiente
- Sta diventando un po' complicato?
- Sintomi
- Diagnosi e trattamento
- E l'intervento chirurgico?
- Razza
- Protocollo di allevamento
- Cosa succede dopo?
- Ulteriori informazioni
State pensando a un Cavalier King Charles Spaniel?
Sebbene si tratti di cani adorabili, noti per il loro aspetto accattivante e il loro temperamento meraviglioso, purtroppo c'è una nube oscura che incombe su di loro.
Siringomielia.
È una parola difficile da pronunciare, ma importante da imparare se state pensando di investire tempo, amore e denaro in un nuovo cucciolo.
Perché la condizione nota come siringomielia è estremamente grave, ha effetti molto sconvolgenti e si sta diffondendo a macchia d'olio in una delle nostre razze canine preferite.
Che cos'è la siringomielia?
Forse avete sentito dire che gli Spaniel King Charles possono avere un problema di pressione nel cervello.
La causa è la siringomielia.
La condizione si verifica quando si sviluppano cavità piene di liquido nella parte superiore del midollo spinale, vicino al cervello.
Il problema è sorto a causa del modo in cui questi piccoli cani sono stati deliberatamente allevati in modo selettivo per avere una testa piccola.
Spazio insufficiente
Purtroppo, il risultato è che la parte posteriore della testa del cane è troppo piccola per ospitare il cervelletto.
Poiché il cervello non si adatta al suo posto, passa attraverso il foro sul retro del cranio.
Blocco del flusso del liquido cerebrospinale lungo il midollo spinale.
La pressione variabile creata dal flusso anomalo del liquido cerebrospinale crea cavità nel midollo spinale, formando cisti lungo la colonna vertebrale.
Sta diventando un po' complicato?
Non è un concetto facile da capire se non si ha familiarità con una biologia piuttosto complessa, quindi facciamo un passo indietro.
In parole povere, la testa dei King Charles Spaniel è troppo piccola per il loro cervello, il che danneggia il cervello e la colonna vertebrale ad esso collegata.
C'è una mancata corrispondenza tra le dimensioni del cervello e quelle del cranio.
Cosa significa questo per la vita dei cani che ne subiscono gli effetti?
Sintomi
Se il cucciolo è affetto da siringomielia, spesso diventa evidente a partire dai 6 mesi di età.
I sintomi si accentuano quando il paziente è eccitato, dorme o si è appena svegliato, oppure in caso di cambiamenti di pressione atmosferica.
I sintomi variano molto, ma includono i seguenti:
- ipersensibilità nella zona del collo
- grattamento fantasma (vicino al collo, ma non sul collo)
- Forte dolore alla testa, al collo e alle spalle, che provoca il guaito del cane
- Inseguimento della coda
- Gratta e vinci
- Leccare e mordere le zampe
- Saltellare al guinzaglio
- Sfregamento prolungato della testa
- Cattura delle mosche
- Scuotimento frequente del corpo come se fosse bagnato
Il video seguente fornisce alcuni chiari esempi di cani che mostrano questi comportamenti.
Attenzione: la visione di questo film potrebbe risultare angosciante.
Se pensate che il vostro Cavalier King Charles Spaniel stia dimostrando una delle azioni mostrate nel video qui sopra, portatelo immediatamente dal veterinario.
Diagnosi e trattamento
Se un cane mostra segni di siringomielia, la diagnosi può essere confermata solo con una risonanza magnetica.
Le opzioni di trattamento sono purtroppo molto limitate.
Nelle fasi iniziali della patologia, i farmaci possono alleviare i sintomi, ma non la progressione.
Anche gli anticonvulsivanti possono dare un aiuto nelle fasi successive.
E l'intervento chirurgico?
L'intervento chirurgico può essere un'opzione per consentire al liquido cerebrospinale di fluire normalmente, ma è un'operazione molto difficile e non molti chirurghi veterinari sono specializzati in questo tipo di intervento.
L'intervento chirurgico è anche molto costoso, ma spesso ha successo, anche se è dimostrato che con il tempo può verificarsi una recidiva della malattia e che alcuni cani continuano a mostrare segni di dolore e di grattamento anche dopo la guarigione.
Razza
Anche se la siringomielia è stata riscontrata in altre razze, di solito è secondaria ad altri tumori e molto più rara.
Si ritiene che circa il 70% dei Cavalier di età superiore ai 6 anni sia affetto da questa spaventosa condizione.
Il 95% presenta la malformazione ossea che si ritiene ne sia la causa.
E più del 50% dei tutti gli spaniel King Charles in generale, probabilmente hanno la siringomielia. Una statistica davvero scioccante
Cosa possiamo fare?
Protocollo di allevamento
Esiste un protocollo di allevamento stabilito dall'Associazione Veterinaria Britannica e dal Kennel Club.
Il documento richiede che tutti i Cavalier siano sottoposti a risonanza magnetica e che i risultati siano archiviati nel database del Kennel Club per la selezione del compagno.
In questo modo si ottiene un valore di riproduzione stimato per la siringomielia, che consente agli allevatori di valutare l'impatto dell'accoppiamento di due cani.
Tuttavia, purtroppo, c'è ancora nessuna insistenza per la registrazione al Kennel Club, e nessuna menzione del disturbo nella pagina della razza, il che è straordinario data la sua prevalenza e i suoi effetti angoscianti. È necessario consultare la pagina sanitaria del KC per la razza per scoprire che la malattia esiste, e anche qui la prevalenza non è dichiarata, quindi gli acquirenti di cuccioli potrebbero essere perdonati per pensare che non sia un problema.
Cosa succede dopo?
Il futuro del Cavalier King Charles dipende da ciò che gli allevatori fanno ora.
L'uso rigoroso della risonanza magnetica su ogni potenziale coppia di riproduttori e la selezione di razze di cani più sane aiuterebbero enormemente il loro recupero.
La questione rimane semplicemente se gli allevatori sono disposti o meno a fare questo passo in più per aiutare questi meravigliosi cagnolini a diventare in futuro membri sani del mondo canino.
Ulteriori informazioni
Per maggiori informazioni su questa tragica condizione e sulle varie campagne per aiutare a salvare i nostri cavalier, visitate i seguenti siti web
- La campagna del Cavalier
- Siringomielia a cura della dottoressa Clare Rusbridge, neurologa veterinaria